RICETTE
LA CASSOEULA
Questa ricetta non è sicuramente un piatto primaverile/estivo però è un piatto tipico della mia città e per questo ho voluto postarla.
La cassoeula è un piatto tradizionale lombardo. Anche detta casoeula, cassouela, casoela, cassuola o cazzuola (diminutivo di cazza, tegame), deve il suo nome alla casseruola dentro la quale viene preparata. La cassoeula è un piatto piuttosto elaborato e molto calorico.
Ingredienti per 6 persone:
1.500 g. verze
800 g. costine di maiale
250 g. cotenne di maiale pulite, raschiate e lavate
1-2 verzini a persona (ovvero salamini da verza in mancanza o ancora meglio in aggiunta 300 g. luganega o salsiccia)
200 g. carote
200 g. sedano
100 g. cipolla
50 g. di burro
un bicchiere vino bianco secco (facoltativo)
brodo di carne
pepe (facoltativo)
Preparazione:
In un casseruola grande, a fuoco lento, mettere il burro e soffriggere la cipolla affettata. Aggiungere le costine di maiale e le cotenne tagliate a piccole strisce. Far rosolare per qualche minuto, quindi aggiungere sedano e carote, versare il vino bianco e farlo sfumare. Aggiungere un mestolo di brodo, mettere il sale (volendo il pepe) e rimescolare il tutto. Mettere il coperchio e lasciare sul fuoco molto basso per almeno un'ora controllando che non si attacchi al fondo, eventualmente aggiungendo altro brodo.
Nel frattempo pulire la verza, tagliarla a pezzetti e cuocerla a fuoco basso in una pentola coperta con pochissima acqua finche non appassisce (5-10 minuti). Metterla quindi nella casseruola delle carni insieme alla luganega tagliata a pezzi ed ai verzini interi. Mettere il coperchio e far cuocere a fuoco moderato per altri 30 o 45 minuti controllando che non si attacchi al fondo.
La cassoeula si può mangiare da sola oppure con la polenta.
Calorie per porzione: 800
Calorie per porzione: 800
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2 Comments:
bella leggere come merenda pomeridiana è perfetta!!!!!!!
Dato che un mio cognato (e sua mamma) è di Milano Centro (zona Cadorna)ogni Natale viene preparato siffatto succulento piatto in cui mi ci tuffo con sommo gaudio libando un Valtellina rosso superiore(Inferno o Grumello).
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