28 settembre 2006

La Ricetta: LO STRUDEL
Lo strudel è un dolce delizioso e molto delicato che può essere realizzato in modi diversi più o meno semplici. Le sue origini sono particolarissime. Si pensa che questo dolce abbia origini tirolesi, o germaniche, ma non è così. Questa dolcezza ha origini antiche e nacque in Turchia. Lo strudel è una variante di un antico dolce, ancor oggi molto comune in Turchia, chiamato Baclava che nel corso dei secoli ha mantenuto la sua ricetta originale. E' un impasto di noci, frutta secca e pane, ammorbidito con un liquore piuttosto forte. Il tutto è avvolto in una pasta e poi cotto al forno. Lo strudel lasciò la Turchia per avvicinarsi all'Europa moltissimi anni fa.
STRUDEL DI MELE
Ingredienti
Kg. 1 mele renette g. 350 farina 00 g. 100 uvetta sultanina g. 50 pinoli g. 150 burro 3 uova un pizzico di sale pangrattato q.b. zucchero cannella in polvere zucchero a velo.
Preparazione
Mettere a bagno nel l'uvetta in acqua tiepida, preparare intanto la pasta unendo alla farina un pizzico di sale, metà del burro, le uova, tre cucchiai di zucchero e un po' d'acqua tiepida, l’impasto dovrà essere liscio ed omogeneo e dovrà riposare per circa mezz'ora.Nel frattempo tostare in una padella un'adeguata quantità di pangrattato con g. 50 di burro e zucchero a piacere.
Affettare sottilmente le mele e stendere la pasta (deve essere abbastanza sottile), pennellare con burro fuso lasciando intorno un bordo libero di circa due centimetri, cospargere sopra il burro una parte del pane tostato, disporre le mele affettate, cospargere con l'uvetta, la cannella, i pinoli e terminare con altro pane tostato. Sigillare bene affinchè il contenuto non fuoriesca e disporre sulla teglia del forno, pennellare la superficie degli strudel con un po' di burro fuso ed infornare a 200°C a forno già caldo per 40 minuti circa. Far raffreddare, tagliare a fette e servire spolverando con zucchero a velo a piacere.
Vino
Trentino Moscato Rosa, Trentino Moscato Giallo, Brachetto d'Acqui, Moscato d'Asti passito

21 settembre 2006

LA GALLERIA DEL LAGAZUOI - II° PARTE

La galleria di mina italiana del 20 giugno 1917 è stata completamente recuperata e consente oggi di visitare uno dei teatri più drammatici della Prima Guerra Mondiale.
L'imbocco della galleria si trova sull'Anticima del Piccolo Lagazuoi e si raggiunge tramite un sentiero che parte dalla stazione a monte della Funivia Lagazuoi. Prima di raggiungere l'ingresso si attraversa un interessante sistema di trincee che costituiva un posto di osservazione dell'esercito austriaco.
Per percorrere la galleria oltre agli scarponi è INDISPENSABILE una torcia elettrica ma anche un caschetto in quanto in alcuni punti la galleria è molto bassa e il rischio di capocciate è alto. Il percorso comunque è sempre "escursionistico" e - nei punti più esposti - c'è un corrimano metallico

In questa foto si nota l'intreccio delle gallerie sul Monte Lagazuoi.


La stazione d'arrivo della funivia sulla cima del Lagazuoi e sotto il sentiero che porta all'ingresso della galleria Italiana.


Nella foto l'interno della galleria.
Un consiglio: è meglio percorrere la galleria del Lagazuoi in salita; in salita è faticoso quando si è stanchi basta fermarsi un poco e poi riprendere il cammino mentre in discesa, dato che la galleria è a gradoni abbastanza alti, si sforzano molto le ginocchia e vi assicuro che avere le ginocchia stanche non è simpatico.

Foto 4: La Cengia Martini

La Cengia Martini fu la postazione più importante in questo settore del fronte. Nel corso della guerra sulla Cengia furono costruiti alloggi, cucine e magazzini, una stazione teleferica, una fucina, una centrale telefonica, una falegnameria, una fureria e un posto di medicazione.

Sempre la Cengia Martini

Nelle foto seguenti: camminamenti dentro e fuori la galleria.


Foto sotto: Apertura in parete

Foto sotto : Alloggiamenti dei militari sulla Cengia Martini



PANORAMI

Queste foto le ho scattate nell'estate del 2003. Mi ricordo che è stata una bellissima estate, molto calda, che ha permesso di fare molte camminate.


Panorama 1:
SENTIERO DELLA VIEL DEL PAN (PASSO PORDOI)

La Viel del Pan, la strada del pane, è un facile sentiero che congiunge il Fedaia al Pordoi, attraversando il versante meridionale del caratteristico Sas Ciapel, un sasso nero a forma di cappello visibile anche da Arabba.
Il suo nome deriva da fatto che era usato dalle carovane per il trasporto di merci fra le valli dell'Isarco e quelle dell'Agordino, poichè il fondovalle, ricoperto di fitte foreste, era ritenuto meno sicuro e più impervio. Il percorso è conosciuto anche con il nome di Bindelweg o Bindelsteig, in onore dell'alpinista tedesco di Bamberg, Karl Bindel, che riattivò il sentiero all'inizio del secolo

Panorama 2:

PASSO CRESPEINA

Bellissimo panorama dal Passo Crespeina (sentiero per il Rifugio Puez). In lontananza il Col di Sonea singolare relitto geologico.

Panorama 3:
LE TORRI DEL SELLA

Le Torri del Sella sono sede di numerose vie di arrampicata, aperte da grandi scalatori come: Trenker, Vinatzer, Micheluzzi, Tissi, Demetz, Abram, Soldà, Buhl, Steger, Messner

Panorama 4:

LE ODLE

Le Odle viste dal Rifugio Firenze sul sentiero che porta alla ferrata del Sass Rigais


Panorama 5:
IL PIZ BOE'

Il Pordoi con la spettacolare Piramide del Piz Boè, la cima maggiore del gruppo del Sella che pur superando di gran lunga i mt 3000 è facilmente raggiungibile.

Panorama 6:

LA MARMOLADA

La regina delle dolomiti: LA MARMOLADA (3342 MT) e IL SAS VERNEL (3038MT)


19 settembre 2006

LA GALLERIA DEL LAGAZUOI (I° Parte)
(Qualche foto per ricordare e non dimenticare la storia del nostro passato)

Il Rifugio Lagazuoi all'arrivo della Funivia che sale dal Passo Falzarego

Lo splendido panorama che si apre agli occhi (Le Conturines verso il Rifugio Scotoni)

La croce sulla cima

Da qui inizia il sentiero che porta all'ingresso della Galleria
Nelle due foto successive il sentiero che porta alla Galleria (nella seconda foto sullo sfondo si intravede la Tofana di Rozes)

verso la galleria


Resti delle trincee

la discesa in galleria

Ho un figlio cuoco quindi non posso dimenticarmi di postare qualche ricetta; inizio con una ricetta tipica Altoatesina:
GNOCCHETTI Spätzle
INGREDIENTI:
650 g di farina, 1/3 di litro d'acqua tiepida, sale, 3-4 uova, 2 cucchiai di pane grattugiato, 30 g di burro.
PREPARAZIONE:
Impastare la farina con il sale, l'acqua tiepida e le uova, fino a quando non si ottiene una pasta omogenea; continuare a sbattere fino a quando non si formano delle bolle, e lasciar riposare per un ora circa. Far passare poco alla volta la pasta nella macchina degli gnocchi e cuocere in abbondante acqua salata. Lasciarli riposare nell'acqua una volta che sono venuti a galla, per circa 1-2 minuti, poi tirateli fuori con la schiumarola, mettendoli in una insalatiera. Fate imbiondire il pane grattugiato e il burro, e versate il tutto sugli Spätzle.
Buon Appetito

14 settembre 2006

SCHNAPPI DAS KLEINE KROKODIL

sembra uno sciogli lingua invece è il titolo di una canzone per bimbi che andava molto in voga in Altoadige.
Se a qualcuno può interessare qui sotto troverà il link per scaricarla.
(è la prima volta che posto una canzone, spero che il link funzioni correttamente !!!)

http://www.megaupload.com/?d=X7D4PKU2

07 settembre 2006

CAMMINATA AL RIFUGIO PUEZ (Parco Naturale PUEZ/ODLE)
16-17 Luglio 2005

Percorso: Selva di Val Gardena - Passo del Cir (2469 mt) - Passo Crespeina (2528 mt) Rifugio Puez (2475 mt) - Selva di Val Gardena

Dislivello: 649 mt in salita - 875 mt in discesa

Lunghezza: 17 Km circa

Tempo: 6 ore e 30 minuti (circa)

Ricordo con piacere questa bellissima camminata in quanto l'ho fatta con un gruppo di amici/colleghi di ufficio, con i quali ci siamo divertiti tantissimo, malgrado la fatica del percorso.

Da Selva si sale con una cabinovia al Danterceppies (2298 mt). Arrivati, ci si trova di fronte ad un panorama bellissimo con il Gruppo del Sella (foto a destra) e il Sassolungo che la fanno da padroni incontrastati. Discendiamo brevemente verso un impianto di risalita quindi si comincia a salire verso Il Passo del Cir. La salita è piuttosto faticosa ma lo sforzo è ripagato da un panorama bellissimo. Giunti sul passo si apre sotto di noi la piccola ma suggestiva Valle di Chedul (foto a sinistra). In breve attraversiamo la valle e dopo una breve salita arriviamo al Passo Crespeina (2528 mt). Si apre davanti uno straordinario panorama ed in lontananza si intravede il rif. Puez. Con un ripido sentiero scendiamo verso il lago Crespeina quindi sosta e un bel panino ristoratore.

Dopo il meritato riposo riprendiamo la marcia verso il rifugio. Il sentiero attraversa un paesaggio lunare con leggeri saliscendi. Ormai siamo quasi arrivati e se ci voltiamo possiamo vedere tutto il percorso fatto; sotto di noi la bella e lunghissima Vallunga che domani dovremo percorrere per ritornare a Selva. Eccoci al Rifugio Puez (2475 mt), io sono stanchissimo ma la soddisfazione è tanta.

Una doccia calda una cena succuleta e tutti a dormire. La mattina successiva, dopo una abbondante colazione, prendiamo un sentiero molto ripido che ci porta in breve tempo in Vallunga e quindi a Selva.

La camminata è terminata e siamo tutti un po' stanchi ma contenti dei due giorni trascorsi insieme. Alla prossima camminata....ciao

06 settembre 2006

MI PRESENTO


Ciao a tutti
mi presento: mi chiamo Mario e sono di Monza (MI) cittadina famosa per il Gran Premio di F1, per la Regina Teodolinda e per la Corona Ferrea custodita nel Duomo.
Sono un grande appassionato di MONTAGNA e amo tantissimo fotografare tutto quello che ho raggiunto con tanta fatica.
Nel lontano 1976 ho scoperto le Dolomiti ed è stato un amore a prima vista. Così è cominciata la mia avventura in quelle splendide montagne, ho affrontato ferrate più o meno difficili, ho fatto tantissime camminate con il sole ma anche con la pioggia e oggi a 51 anni provo ancora una grande emozione quando ripercorro vecchi sentieri e rivedo Rifugi più volte raggiunti con fatica ma anche con grande soddisfazione.
Compagna eccezionale delle mie camminate è la mia dolcissima moglie Emanuela che ha diviso e divide con me tantissimi momenti felici da 37 anni.
In questo Blog cercherò di descrivere con parole ed immagini le mie emozioni di questi anni e spero di riuscire a fare una buona cosa.
Ciao